VIAGGIO NEL DNA DELLE ORGANIZZAZIONI

Complessità ed organizzazione(r)

 

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La teoria della complessità è una scienza multidisciplinare avente come scopo lo studio dei comportamenti degli organismi complessi di tipo adattivo.

Cerchiamo di definire meglio l’ambito d’applicazione di tale scienza.

 Potremmo trovare un significato ed un senso comune ad una serie di questioni o di eventi che sembrano apparentemente non collegati o in ogni caso indipendenti in termini di meccanismi causa-effetto?

Proviamo a trovare un nesso fra alcuni di questi portati come esempio:

q       in un momento non ben definito nacque l’universo attraverso un  processo denominato big bang

q       nel 1989 l’egemonia esercitata per quarant’anni dall’Unione Sovietica crollò improvvisamente

q       nel 1987 l’indice di borsa subìuna flessione superiore ai 500 punti in un solo giorno

q       antichi ecosistemi o specie immutati per milioni di anni improvvisamente si estinsero

q       quattro miliardi di anni fa da un “brodo primordiale” nacque la vita

q       600 milioni di anni fa alcune cellule isolate cominciarono ad aggregarsi dando vita ad organismi pluricellulari.

 Sembra che nulla accomuni tali situazioni ed il verificarsi di certi eventi, eppure esiste qualche cosa che è alla base di ognuno di essi: la complessità di ciò che avviene ed il sistema complesso, ovvero un sistema in cui sono diversamente coinvolti numerosi fattori indipendenti.

 La teoria della complessità nasce per ricercare il nesso, il filo conduttore che sta alla base del funzionamento della complessità del comportamento dei sistemi complessi; studia quelli che vengono definiti organismi compessi di tipo adattivo.

 Questa si sviluppa in un pensatoio noto come Istituto di Santa Fe, fondato verso la metà degli anni ottanta.

 La sede fu, in origine, un convento nel cuore del quartiere degli artisti  di Santa Fe, lungo Canyon Road.

 I ricercatori che vi si riuniscono formano un gruppo eclettico composto di studiosi fra cui alcuni premi nobel:

o       Gorge A. Cowan fondatore e direttore dell’Istituto di Santa Fe esperto in chimica ed in fisica nucleare

o       William Brian Arthur ingegnere esperto in ricerca operativa ed economia autore della teoria dei rendimenti crescenti

o       Murray Gell-Mann archeologo e fisico specializzato in fisica delle particelle, premio nobel

o       Phil Anderson esperto in fisica delle particelle, premio nobel

o       Kenneth Arrow economista, premio nobel

o       Stuart Kauffman esperto in biologia, medicina, nello sviluppo di reti neurali e reti genetiche

o       John H. Holland informatico esperto in scienza delle comunicazioni, reti neurali ed algoritmi genetici

o       Chris Langton esperto di informatica, reti neurali e vita artificiale.

 Questi ritengono di disporre degli strumenti matematici per costruire un paradigma di riferimento, attingendo alle conoscenze sviluppate in campi come le reti neurali, l’ecologia, l’intelligenza artificiale, la biologia, l’economia, la teoria del caos.

 Sono convinti che l’applicazione di queste idee permetterà loro di capire le dinamiche spontanee ed autorganizzanti dell’universo in una concezione del tutto nuova, con la possibilità di esercitare un impatto immenso sulla conduzione dell’economia, degli affari, ed anche della politica. Pensano di porre le basi per la prima rigorosa alternativa al tipo di pensiero lineare e riduzionistico che ha dominato la scienza fin dai tempi di Newton e che ha ormai raggiunto i suoi limiti di fronte ai problemi della società contemporanea.

 

 

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